martedì

Comacchio, tre punti pesanti




COMACCHIO. Ci sono partite come duelli fra pistoleri: basta un colpo solo a deciderle, bisogna essere i più veloci ad estrarre e i primi a mettere a segno il colpo. 
Il Comacchio Lidi ha affrontato il solido Castel San Pietro con la giusta mentalità ed è riuscito a portare a casa una vittoria importantissima giocando una partita di grande concentrazione e sacrificio. 
Un successo anche fortunoso, ma legittimato. 
Dopo aver trovato piuttosto in fretta la rete del vantaggio, anche grazie a un’azione imperfetta dell’estremo giallorosso, il Comacchio ha saputo giocare con grande maestria sul contropiede e sui tagli in profondità eseguiti dai sempre incisivi Sarnelli, D’Aniello e Sabatini. 
Nel finale, durante il serrate dei bolognesi, per il Comacchio anche un doppio palo e, comunque, una serie di occasioni di raddoppio per tutto l’arco della gara, che fanno affermare ai padroni di casa come la vittoria sia legittima. 
Per la cronaca, al 5’ Paterna si liberava bene in area, ma Seye lo bloccava. 
Al 12’, calcio d’angolo per il Comacchio. Dalla bandierina batteva, tagliatissimo, Casoni. Grappolo di giocatori, forse una spizzata di un difensore e palla che veniva indirizzata verso la rete. Renna ci buttava i pugni, ma ribadiva semplicemente in gol. Al 15’, bel cross di Picci, con Finardi che anticipava in extremis Paterna. 
Al 28’, bravissimo Piccoli a lanciare Sarnelli, che liberava Sabatini: l’attaccante segnava, ma l’assistente segnalava un fuorigioco che portava all’annullamento. 
Al 29’, punizione di Semprini per Paterna e palla fuori. Era comunque off-side. 
Al 31’, assist di Sarnelli, liberato da D’Aniello, per Sabatini. Scatto bruciante e uscita strepitosa di Renna, che gli chiudeva una conclusione a colpo praticamente sicuro. 
Nella ripresa, Lepore passava al 4-4-2 e il Castello spingeva. 
Il Comacchio, però, resisteva e ripartiva. 
Al 54’, corner di Semprini, testa di De Brasi, palla ribattuta da Casoni e scivolata di Picci contrastata in mischia da Piccoli. 
Al 61’ Zotti da lontano, fuori. Imitato da Sarnelli al 67’. 
Al 68’ bella percussione di Semprini e rasoterra velenoso, che Calderoni bloccava con qualche difficoltà allungadosi a terra. 
Al 76’ cross di Sarnelli da sinistra, ribattuto; palla a D’Aniello che batteva di prima intenzione mandando il pallone a sfiorare il palo. 
All’85’ punizione di Sarnelli dalla trequarti, violentissima, e Renna si lasciava sfuggire il pallone, ma nessuno era pronto. 
Al 90’, punizione dalla sinistra di Casoni; s’inseriva Arrigoni che calciava al volo mandando la sfera sulla base del palo. Sulla ribattuta era pronto Sarnelli che concludeva senza pensarci troppo e colpiva la base dell’altro palo. 
Finale con il Castello in attacco a pieno organico e Comacchio che si difendeva con ordine.

Mister Ferroni è corso subito negli spogliatoi a festeggiare la vittoria con i suoi ragazzi. 
Poi è uscito, fradicio di pioggia e infangato come se avesse giocato anche lui. Il primo commento, ironico, è: «Quante partite casalinghe mancano alla fine del campionato? Tre? Non so se sopravviverò...» e parte la risata liberatoria. «Loro - ha continuato il tecnico dei lagunari - sono una bella squadra, che non molla mai e non ti lascia spazi. Noi siamo stati bravi a trovare in fretta la rete del vantaggio, poi abbiamo cercato di chiudere e ripartire». 
Un plauso, quello di Tonino Ferroni, che va all’interro organico: «Con un grande lavoro di tutti è stata sostenuta l’opera dei tre attaccanti, D’Aniello, Sarnelli e Sabatini, che hanno proposto buonissime giocate là davanti. 

Alla fine, per il Castel San Pietro c’è stata tanta spinta, che noi siamo riusciti a contrastare, ma va sottolineato come le migliori occasioni per raddoppiare e quindi chiudere la partita sono state le nostre, soprattutto con i due pali nel finale. 
Bisogna ringraziare anche il custode dello stadio, Guandalini, per le perfette condizioni in cui ci ha consegnato il terreno di gioco, e questo per noi è stato importante. 

Infine, voglio sottolineare la grandissima prestazione di un giocatore di grande livello come Casoni, che in queste partite è stato importantissimo. 

I ragazzi hanno giocato con grande spirito di sacrificio e voglia di giocare la miglior partita possibile. Il pubblico questo lo ha capito. 

Se ci sostengono fino alla fine, comprendendo il nostro impegno, sarà un bel modo di andare avanti». 

Poi è la volta di mister Lepore: «Per le occasioni che si sono viste in campo, era probabilmente più giusto lo 0-0. 
Non ci sono state particolari azioni offensive e quasi tutti i pericoli sono arrivati su occasioni di calcio piazzato. 
Anche i due pali nella stessa azione nel finale per il Comacchio nascevano da un tiro da fermo. 

Partita in cui noi abbiamo cercato di chiudere bene gli spazi e di ripartire, ma, una volta trovatici in svantaggio, la pressione creata non è stata evidentemente sufficiente. 

Nella ripresa ho cambiato qualcosa, passando dal 4-1-4-1 al 4-4-2, per dare maggiore sostegno al nostro attaccante Picci. 
Ma contro questa coppia centrale non c’era praticamente modo di passare. 
E poi, questo Seye è veramente da altra categoria. 
Ha cancellato un giocatore insidioso e pericoloso come il nostro Picci». 

Lepore guarda avanti: «So già che non sarò più su questa panchina il prossimo anno e non è detto che non vada via prima della fine del campionato. 
Ci sono stati dei rivolgimenti societari che hanno portato a queste decisioni. Purtroppo, quando sono cambiati gli obiettivi, dalla salvezza a qualcosa di più interessante, sono cambiate anche le situazioni». (a.b.)
fonte:la Nuova Ferrara

lunedì

COMACCHIO LIDI-CASTEL SAN PIETRO 1-0


Casoni match winner 

COMACCHIO LIDI (4-4-2): Calderoni 6; Finardi 7 Sapienza 7 Seye 6,5 Sassi 7; Piccoli 6,5 (41' st Simoni sv) Casoni 7 Marandella 6,5 Sarnelli 7; D'Aniello 6,5 (43' st Arrigoni sv) Sabatini 6,5. A disp.: Miotto, Donati, Melucci, Codignola, Lo Nigro. All.: Ferroni. 

CASTEL SAN PIETRO ( 4- 1- 4- 1): Renna 5,5; Sartoni 6 (34' st Tosi S. sv) Siena 6 Adani 6 Tosi M. 6; Zotti 6,5; Semprini 6,5 Zaza 6 Carroli 5,5 (1' st Buscarini 6) Paterna 5,5 (1' st De Brasi 6); Picci 6. A disp.: Saputo, Nicoletti, Di Giulio. All.: Lepore. 

ARBITRO: Liguori di Napoli. 

MARCATORE: 12' pt Casoni. 

NOTE: Ammoniti: Marandella, Casoni, Semprini, Sartoni. 

Angoli: 6-5 per il Castel San Pietro. 

COMACCHIO - (infopress)  Il Comacchio fa del proprio campo un fortino inespugnabile: centra la quinta vittoria consecu tiva e compie un passo avanti decisivo in ottica salvezza, perfezionando il sorpasso sulla Castellana.


Risultati Classifica Prossimo Turno



domenica

Risultati e marcatori

Il Verucchio vede sfumare al 90 ‘ la vittoria con la capolista Castellarano. Il Comacchio si rilancia battendo il Castel San Pietro.

Carpi - Fiorenzuola 0-0

Comacchio - Castel San Pietro 1-0
10’ aut. Zaza (CMC).

Crociati Noceto - Santarcangelo 1-0
19’ rig. Pietranera (C).

Este - Virtus Castelfranco 1-2
20’ Galati (V), 38’ Viscilia (V), 53’ rig. Sessolo (E).

Feralpi Lonato - Castellana 2-0
33’ Colicchio (F), 45’ Graziani (F).

Mezzolara - Calenzano 0-1
13’ rig. Taddeucci (C).

Russi - Albignasego 1-1
83’ Rossi (R), 94’ Fabris (A).

Salo' - Suzzara 2-0
22’ Longhi (SAL), 47’ Guardigli (SAL).

Verucchio - Castellarano 2-2
20’ Ricci (CST), 75’ Cavalli (VER), 87’ Ridolfi (VER), 90’ Mora (CST)

venerdì

La salvezza del Comacchio Lidi passa per lo stadio «Raibosola»


COMACCHIO. Quarta vittoria consecutiva in casa, ancora una volta con il minimo scarto. Non si è raddrizzato lo scontro diretto, come successe contro Russi, Mezzolara e Verucchio (ammesso che poi serva a qualcosa, vista la dinamica dell’attuale classifica), però va bene lo stesso. Domenica scorsa Donati (nella foto a destra abbracciato a bomber Sabatini) è uscito dagli spogliatoi con lo sguardo e l’espressione di chi è appena stato invitato da Charlize Theron a salire per guardare la collezione di stampe cinesi. Due gol che hanno finora portato quattro punti pesantissimi, e tutti e due nel finale di gara.  Sorrideva e smentiva di aver cercato di far venire un infarto a molti tifosi, con la sua girata a due passi dal portiere, per poi andarsene sempre sorridendo. È incredibile quanta sicurezza si colga in un ambiente solo guardando ai suoi sorrisi. Gianella, uscito proprio per Donati, scherzava dicendo che se avesse immaginato che avrebbe segnato il giovane esterno, avrebbe chiesto di uscire prima. E poi aggiungeva: «Siamo ad un punto dai play out, con tante partite da giocare. Ci credevamo, nella salvezza, quando eravamo ad undici punti dai play out: perché non dovremmo crederci ora?». Ragionamento ineccepibile, anche perché, come ha fatto notare il presidente Folegatti, se il Comacchio Lidi arriva ai play out, poi se la gioca, e con l’animo di chi è in crescita, in salita, contro squadre, invece, che vedono la caduta nel minitorneo salvezza una sorta di tragedia.  Adesso si tratta di tenere duro, di far fruttare le quattro partite in casa che rimangono, considerando che le trasferte sono anche scontri diretti, e non terribilmente proibitivi, tranne quello sul campo del Castellarano. Di sette partite che restano, a partire dalla gara di domenica, di nuovo al “Raibosola” contro il Castel San Pietro, tanto vale considerarne sei delle finali e sperare di sorprendere un Castellarano che guarda altri orizzonti, ma che all’andata in terra lagunare non si divertì. Forse la salvezza diretta è fuori portata (undici punti e, soprattutto, cinque squadre in un fazzoletto da superare), però il Comacchio Lidi adesso ha nelle mani il suo futuro. (a.b.)
fonte:la Nuova Ferrara 

martedì

Donati lancia il Comacchio



COMACCHIO. Serviva la vittoria. E vittoria è stata, ma in una situazione da spezzare il cuore, nel finale e dopo un lungo assedio, e tante proteste nei confronti del direttore di gara per episodi poco chiari in area. Il Lonato si annunciava come squadra in crisi, ma abile nelle ripartenze, ed era probabile aspettasse il Comacchio, che doveva cercare il bottino pieno. Invece i lagunari nel primo tempo si sono chiusi ed hanno aspettato. Il Lonato ha premuto, costruito, spinto, ma praticamente non ha mai concluso (una sola occasione pericolosa per la porta di Calderoni). Poco alla volta i biancoverdi hanno calato la loro spinta ed alla distanza è uscito il Comacchio. Intendiamoci, molte palle buttate nel mucchio, punizioni da lontano da far spiovere in area, qualche percussione interessante e poco altro; poi, nel finale, la liberatoria conclusione da due passi di Donati, che ha portato il bottino pieno. Note di cronaca desolatamente scarse. Nel primo tempo, a voler essere buoni, un’azione di disturbo di Codignola che quasi faceva perdere la palla a Frigerio e le proteste dei lombardi per un contrasto in area di Seye su Lorenzi. Poi, due occasioni, una per parte. Al 40’, cross dalla sinistra per il Feralpi, con spiovente prolungato di testa da Mame Seye. La sfera arrivava nella zona di Pellegrini, lasciato solo. Il centrocampista controllava, si portava avanti la palla, e sparava un violento diagonale che fulminava Calderoni ma si andava a schiantare sulla traversa non lontano dall’incrocio. Nel recupero del primo tempo, punizione dalla destra di Sarnelli per Sapienza, capace di prendere l’ascensore e svettare, ma la sua schiacciata finiva di troppo larga. Nella ripresa, al 47’, tocco di Codignola per Sabatini, che lasciava sul posto la coppia centrale e veniva travolto dal portiere. Sembrava ci fossero gli estremi per il rigore, ma l’arbitro concedeva il corner. Altre proteste per un mani netto, considerato involontario, in piena area, di Colicchio su colpo di testa a proseguire di D’Aniello. Al 73’ Lorenzi si vedeva per l’unica volta nella ripresa quando volava a terra in mischia chiedendo il rigore. All’83, Graziani conquistava un pallone su eccesso di confidenza di Seye, ma veniva fermato da un recupero prodigioso di Sassi. All’83’, D’Aniello di testa per Sabatini, che tagliava ancora una volta la difesa, ma sull’uscita di Frigerio si allargava troppo sulla sinistra. Giratosi, saettava in porta, ma Frigerio era superlativo a negargli la rete. All’86’, il gol-partita. Cross basso da destra, con Sabatini che fintava e permetteva che la palla arrivasse a D’Aniello. Tocco in contrasto con Colicchio e palla che finiva a Donati, che tagliava da sinistra al centro. Frigerio usciva alla disperata, Donati cercava di superarlo, ma la palla gli restava indietro, ed allora l’esterno si girava e con un tocco vellutato e maligno superava il portiere a terra ed infilava in porta: 1-0.

«E' il successo della nostra dignità»

Tonino Ferroni, a fine gara, era quasi più estenuato dei suoi giocatori. «Una partita da infarto - è il suo primo commento - che abbiamo portato a casa con grande umiltà e con grande spirito di sacrificio. Con uomini esperti si vince, basta che i giovani riescano a portarli nel momento decisivo in una situazione almeno di equilibrio». «Negli spogliatoi alla fine del primo tempo - prosegue la sua analisi l’allenatore del Comacchio Lidi - non ho detto nulla di particolare, ho ricordato solo che mi bastava una ripresa a livello del primo tempo di sette giorni prima a Salò, senza prendere gol; perché poi potevamo anche chiuderla positivamente. E poi di andare in campo e giocare fino alla fine concentrati e tranquilli, convinti di potercela fare. Ci siamo riusciti. Ed oggi - ha detto ancora il tecnico lagunare che sta facendo il possibile per fare raggiungere la salvezza alla sua formazione - abbiamo avuto un pubblico fantastico che ha capito che noi andremo avanti in questo modo fino all’ultima partita. E se le cose andranno bene si capirà quanto sia importante andare sempre in campo con umiltà, dignità e spirito di sacrificio; e se andranno male non potranno che darci atto di aver lottato fino alla fine. Ma il pubblico - dice ancora l’allenatore Ferroni - questo, lo ha capito, ci è vicino, e questo ci aiuta tanto, anche durante la settimana, a lavorare a costruire ad impegnarci sempre di più. Questo ci da enorme carica. Possiamo lottare fino alla fine».
Piuttosto abbacchiato, invece, è il tecnico dei lombardi, Bonvicini. Lo troviamo mentre esamina l’elenco dei risultati e la nuova classifica. Non sembra avere molta voglia di parlare. Poi: «Nel primo tempo - dice l’allenatore - abbiamo avuto un’ottima occasione per andare in vantaggio con Pellegrini, ma non ci siamo riusciti. Abbiamo spinto molto, cercato di passare, costruito e pressato, ma il vantaggio non è arrivato. Poi siamo calati, anche se ci siamo disimpegnati bene anche ad inizio ripresa, mantenendo ancora per un buon periodo il controllo della partita; poi sono uscito loro, ma noi siamo stati ancora pericolosi con alcuni contropiedi che potevano essere più efficaci. Ma non siamo riusciti ad andare in gol. Quando sono usciti loro, alla fine, noi avevamo probabilmente speso già troppo, e non è stato possibile contrastarli efficacemente nel finale; ma credo che il pareggio si sarebbe potuto portare a casa. Purtroppo abbiamo speso molto prima senza riuscire a segnare, per poi pagare fin troppo nel finale. E a questo punto non saprei che altro aggiungere, salvo dire che il Comacchio si è chiuso bene impedendoci il gioco di rimessa che speravamo di riuscire a proporre. Abbiamo attaccato perché era il Comacchio che si era ritratto tanto, e ci toglieva gli spazi».

Alessandro Bassi
fonte:la Nuova Ferrara

lunedì

COMACCHIO LIDI-FERALPI LONATO 1-0




Donati-gol riaccende la speranza

COMACCHIO LIDI (4-4-2): Calderoni 6; Finardi 6 Sapienza 6,5 Seye 6 Sassi 6,5; Gianella (36' st Donati 7) Casoni 6 Piccoli 6 (13' st Marandella 6) Sarnelli 7; Codignola 6 (13' st D'Aniello 6) Sabatini 6. A disp.: Finucci, Arrigoni, Melucci, Lo Nigro. All.: Ferroni.

FERALPI LONATO (4-3-3): Frigerio 6; Martinelli 6 Colicchio 6,5 Garegnani 6 Mannone 6; Pellegrini 6 Da Riz 5,5 Pedretti 6 (27' st Alji sv); Franchi 6,5 Lorenzi 6 (35' st Fiorentini sv) Grazia ni 6. A disp.: Dutto, Valoti, Cherubini, Zanola, Bosco. All.: Bonvicini.
ARBITRO: Caso di Verona.
MARCATORE: 41' st Donati NOTE: Ammoniti Gianella, Sabatini, Pedretti, Sarnelli, Pellegrini.
COMACCHIO (infopress) - All'ultimo respiro il Comacchio centra la quarta vittoria casalinga consecutiva che inguaia il Feralpi, impelagato nei bassifondi della classifica. Il ritorno di Ferroni sulla panchina del Comacchio ha rianimato una squadra che, ora intravede la possibilità di partecipare ai playout.

domenica

Risultati e marcatori



Albignasego - Carpi 1-3
33' Bravo (C), 49' Chiurato (C), 63' Correzzola (A), 90' Bravo (C).

Castel San Pietro - Russi 2-1
43' rig. Rinaldini (C), 81' Paterna (C), 82' Siena (C).

Castellana - Este 0-0

Castellarano - Calenzano 3-2
6' Borelli (CLZ), 20' Luciani (CST), 26' Ferretti (CST), 36' Fraccaro (CST), 73' Cardillo (CLZ).

Comacchio - Feralpi Lonato 1-0
87' Donati (C).

Fiorenzuola - Salo' 0-1
51' Scioli (S).

Santarcangelo - Verucchio 4-0
17' Della Rocca (S), 48' Valle (S), 65' Obeng (S), 89' Pignataro (S).

Suzzara - Crociati Noceto 1-1
57' Lampugnani (S), 59' Castegnetti (C).

Virtus Castelfranco - Mezzolara 3-0
6' Viscilia (V), 29' Tammaro (V), 78' Galati (V).

sabato

Il cammino in Campionato del Comacchio


N. Giornata



Data



Incontro



Risultato



1



07/09/2008



Comacchio



Calenzano



1-1



2



14/09/2008



Fiorenzuola



Comacchio



2-1



3



21/09/2008



Comacchio



Carpi



1-3



4



28/09/2008



Mezzolara



Comacchio



1-1



5



05/10/2008



Comacchio



Este



1-1



6



12/10/2008



Verucchio



Comacchio



2-1



7



19/10/2008



Comacchio



Croc. Noceto



0-1



8



26/10/2008



Russi



Comacchio



2-2



9



02/11/2008



Comacchio



Salò



0-3



10



09/11/2008



Feralpi Lonato



Comacchio



3-1



11



16/11/2008



Castel S.P.



Comacchio



1-0



12



23/11/2008



Comacchio



Suzzara



1-1



13



30/11/2008



Santarcangelo



Comacchio



1-3



14



07/12/2008



Comacchio



Castellana



2-2



15



14/12/2008



Albignasego



Comacchio



3-1



16



21/12/2008



Comacchio



Castellarano



0-1



17



04/01/2009



V. Castelfranco



Comacchio



1-1



18



11/01/2009



Calenzano



Comacchio



4-1



19



18/01/2009



Comacchio



Fiorenzuola



1-1



20



25/01/2009



Carpi



Comacchio



2-1



21



01/02/2009



Comacchio



Mezzolara



1-0



22



15/02/2009



Este



Comacchio



1-1



23



22/02/2009



Comacchio



Verucchio



3-0



24



01/03/2009



Croc. Noceto



Comacchio



3-1



25



08/03/2009



Comacchio



Russi



1-0



26



15/03/2009



Salò



Comacchio



3-0



27



22/03/2009



Comacchio



Feralpi Lonato



Non Giocata



28



29/03/2009



Comacchio



Castel S.P.



Non Giocata



29



04/04/2009



Suzzara



Comacchio



Non Giocata



30



19/04/2009



Comacchio



Santarcangelo



Non Giocata



31



26/04/2009



Castellana



Comacchio



Non Giocata



32



03/05/2009



Comacchio



Albignasego



Non Giocata



33



10/05/2009



Castellarano



Comacchio



Non Giocata



34



17/05/2009



Comacchio



V. Castelfranco



Non Gioc




Comacchio, Piccoli ha la ricetta per domenica «Il Lonato deve trovare un ambiente caldo»


COMACCHIO. Ci sono giornate in cui, anche se le cose ti vanno male, puoi vedere molti segnali positivi, ed altre in cui di positivo vedi poco o nulla. Da Salò (sei gol al passivo, tra anata e ritorno) si torna con una sconfitta e l’espulsione di uno degli uomini di maggiore e più continuo rendimento, Andrea Barbi. A questo punto, ci si può mettere in un angolo a piangere sconsolati o guardare avanti. Per fortuna, a Comacchio hanno scelto la seconda ipotesi. Ma non c’erano dubbi. «Non credo - ci ha detto Marco Piccoli - si possa parlare di massacro nei nostri confronti. Il Salò è una bella squadra, ma noi possiamo recriminare. Siamo andati sotto di un gol, ma poi c’era quello che per noi era un rigore solare per un intervento su Sabatini, che l’arbitro non ha dato. A quel punto abbiamo cominciato a protestare tutti. Non è una questione di nervosismo o di frustrazione. A Barbi è scappata una parola di troppo, punto. E così, dall’occasione del possibile pareggio ci siamo trovati a dover cercare di raddrizzare la gara in dieci, e loro alla fine hanno dilagato. Ma se ci avessero dato il rigore, ed io credo ci fosse, per loro non sarebbe stata una partita facile da vincere».  Quindi, si guarda al futuro?  «Certo. Il calendario ci propone cinque partite in casa: dobbiamo farle fruttare, anche perché sono abbordabili. Quest’anno si è visto quanto equilibrio ci sia: te la giochi sempre con tutti, non è come la scorsa stagione, quando c’erano delle corazzate e delle barchette che al loro arrivo dovevano spostarsi. E dobbiamo farcela da subito, da domenica».  Quando arriverà il Feralpi Lonato, una delle quattro squadre che nel girone di ritorno ha raccolto meno punti del Comacchio, anche se non c’è da stare allegri, una delle altre tre era il Salò...  «Il Lonato è stato costruito per puntare in alto, ma ha giocato un ritorno non all’altezza (due vittorie e due pareggi, con cambio del tecnico, da D’Astoli a Bonvicini, quest’ultimo con una sola vittoria sul campo del Crociati; ndr)). E se sono in un momento non buono possiamo e dobbiamo approfittarne. Si tratterà di far loro trovare un ambiente caldo, che evidentemente soffrono. Ci crediamo fino in fondo. Possiamo risalire e dire la nostra». 
Alessandro Bassi
fonte:la Nuova Ferrara 


lunedì

SALO'-COMACCHIO LIDI 3-0




Al Turina è proprio un altro Salò. Anche il temuto incontro con il Comacchio, già dato per retrocesso ma improvvisamente rivitalizzato dalle ultime buone prestazioni che hanno portato i ferraresi a soli tre punti dalla zona play out, il Salò gioca un incontro a dir poco perfetto, partendo piano piano, non perdendo mai la calma, crescendo progressivamente e dilagando nella ripresa, senza concedere mai alcuna occasione al Comacchio che, dal canto suo, dopo un primo tempo gagliardo, mirato principalmente a spezzare il gioco del Salò, cala inesorabilmente alla distanza. A sbloccare il risultato è Alessandro Longhi, migliore in campo insieme a Leonarduzzi, che finalizza un tocco di testa di Max Rossi. E poi ci pensa il Capitano Cristian Quarenghi con due perle delle sue a chiudere e mettere sotto ghiaccio la partita (per lui gol numero 126 con la maglia del Salò di cui 63 in serie D). Da segnalare l'imperiosa prestazione del difensore centrale ferrarese Mame Seye, vero padrone della propria area, autore di innumerevoli salvataggi in extremis e di interventi risolutori fino a quando, stremato, ha dovuto lasciare il campo tra i convinti applausi di tutto lo stadio.


SALO' ( 4- 4- 2): Romano 6; Sberna 6,5 Ruopolo 6,5 Leo narduzzi 7 Longhi 7 ( 35' st Dosso sv); Quarenghi 7,5 Sel­la 6,5 Guardigli 6 Zanardo sv ( 33' pt Paghera 5,5, 22' st Macchia 6); Rossi 6 Scioli 6. A disp.: Gargallo, Gabrieli, Gi rardi, Picardi. All.: Zanoncelli. 
COMACCHIO LIDI ( 4- 4- 2): Calderoni 7; Finardi 6 Mame Seye 6,5 ( 45' st Arrigoni sv) Casoni 5,5 Sassi 5,5; Gianel la 5,5 Barbi 5 Lo Nigro 5,5 ( 20' st Piccoli 5,5) Sabatini 6; D'Aniello 5,5 ( 20' st Codigno la 5,5) Sarnelli 6. A disp.: Fi nucci, Zangarini, Donati, Let tieri. All.: Ferroni.

ARBITRO: Milani di Verona.
MARCATORI: 7' st Longhi, 35', 41' st Quarenghi.
NOTE: spettatori 300 circa. Espuls al 33' st Barbi ( C) per proteste. Ammoniti Casoni, Sarnelli. Angoli 10- 1 per il Sa lò.
Recupero pt 3'; st 3'. 










52' rete di Longhi










80' rete di Quarenghi









86' rete di Quarenghi




fonte:miticosalo.altervista.org

sabato

Comacchio a Salò con qualche dubbio Ma c'è l'importante rientro di Sassi


COMACCHIO. Alla fine, è sempre una sorta di altalena: si vince in casa una partita che si doveva vincere, poi ci si prepara alla solita trasferta tremenda: rientra un giocatore importante che era fuori per squalifica, Sassi, e ne escono due altrettanto importanti, per la stessa ragione: Sapienza e Marandella. Se poi aggiungiamo che restano i dubbi sulla possibilità di recupero di Arrigoni, le nubi grigie all’orizzonte diventano nuvoloni neri sopra la testa. Partiamo comunque dalla considerazioni positive: le alternative ci sono, se non altro per la possibilità di schierare al centro della difesa, contro i robusti e per nulla lenti attaccanti del Salò sia l’esperto Casoni (se Arrigoni non ce la dovesse fare) che il solido Gianella. Si perderebbe qualcosa, nel caso dello spostamento al centro dell’ex spallino, nella possibilità di interdizione sulla fascia (dove i blu di mister Zanoncelli schierano uomini insidiosissimi) e comunque ci sarebbe un centrocampo ancora una volta reinventato attorno all’ottimo Barbi, ma ormai mister Ferroni è abituato a reinventare e proporre nuove soluzioni (all’eclettico Piccoli manca solo di fare il centrale ed il portiere...). «L’essenziale - dichiara il tecnico del Comacchio Lidi - è restare attenti e concentrati fino alla fine. Noi dovremo andare su tutti i campi con la stessa umiltà e la stessa dignità che abbiamo proposto finora, e lavorare al massimo delle nostre possibilità per riuscirci. Io lo so che sulla carta il Salò è molto più forte di noi. Ma andiamo là risoluti e convinti: prima o poi un’avversaria di alto livello riusciremo fermarla o a batterla anche in trasferta». Pur se cambia ancora una volta il possibile avversario nel mirino dell’inseguimento, il Comacchio non molla.
Alessandro Bassi
fonte:la Nuova Ferrara

martedì

Comacchio-Russi 1-0




COMACCHIO LIDI (4-4-2): Calde roni 6; Gianella 6,5 Sapienza 6 Mame Seye 6,5 Finardi 6; Donati 6 (33' st Lettieri sv) Barbi 6,5 Ma randella 5,5 Sarnelli 6,5 ( 36' st Piccoli sv); D'Aniello 6 (21' st Ca soni 6) Sabatini 6,5. A disp.: Fi nucci, Simoni, Codignola, Lo Ni gro.
All.: Ferroni. 

RUSSI ( 4- 3- 1- 2): Marzi 6; Casa dei 5,5 Gallina 6,5 Antoniacci 6 Calviello 5,5; Pasini 6 (36' st Ron danini sv) Mosconi 5,5 Selleri 6; Tosi 5,5 ( 24' st Asturi 5,5); Rossi 6,5 Marini 5,5 (30' st Savelli sv). A disp.: Gardini, Venturi, Pezzi, Facchini. All.: Paciotti.
ARBITRO: Napolano di Napoli.
MARCATORE: 3' st Barbi.

NOTE: spettatori 300 circa. Espul so al 34' st Marandella ( C) per doppia ammonizione. Ammoniti Sapienza, Marandella e Pasini. Angoli 3-2 per il Comacchio. Re cupero: pt 1', st 4'.
 

COMACCHIO. Serviva la vittoria. Niente di più. E vittoria è stata. Spettacolo, ben poco. Grandi giocate, qualcosa meno. Però il gol decisivo, e la grinta per difenderlo sono stati come un sorso di acqua fresca, in questa traversata del deserto che sta compiendo il Comacchio. Il Russi si è presentato solido. I falchetti segnano poco, ma andare a scardinare la loro organizzazione difensiva è cosa non proprio alla portata di un attacco, pur schierando per la prima volta D’Aniello dal 1’, composto esclusivamente da pesi leggeri. Il Russi aspettava, poi cercava di ripartire.  Il Comacchio cercava spazi e non li trovava. Tiri in porta, pochissimi. E nemmeno troppo pericolosi.  Nel primo tempo era il Comacchio a concludere di più, ma il Russi ad essere più pericoloso. Al 13’, Barbi, cadendo, colpiva in girata e spediva fuori da buona posizione. Al 18’, cross di Marini e corta respinta di Calderoni con Pasini che spediva largo dal limite. Al 24’, Sabatini si girava bene in area, ma la sua conclusione era deviata in corner. Al 34’, cross di Donati e colpo di testa di Mame: alto. Al 40’, Sabatini per Sarnelli che non arrivava sul ghiotto pallone. Al 42’, punizione che scatenava una mischia con tentativi arruffati di rinvio. Il pallone arrivava al solissimo centrale Antoniacci appostato al limite dell’area. Controllo e tiro in corsa che si schiantava sul palo. A porta vuota, da un metro, Rossi alzava di ginocchio sopra la traversa, anche se l’arbitro comunque lo pescava in fuorigioco.  Ad inizio ripresa, la rete decisiva. Per il Comacchio c’era una punizione dalla trequarti nel settore offensivo sinistro. Batteva di interno destro Barbi, con il solito spiovente insidioso su cui si lanciavano i saltatori del Comacchio, che però non arrivavano a deviare. La traiettoria della sfera, che nessuno riusciva ad intercettare, finiva con diabolica precisione a fil di palo fuori dalla portata di Marzi ed in fondo dal sacco: 1-0.  Al 68’, percussione di Rossi sulla destra con tocco al centro e situazione critica sbrogliata da Barbi. Al 70’, tiro cross di Casadei fuori di poco. All’86’, colpo di testa di Rossi impreciso. Al 93’, Sabatini si liberava sulla destra e veniva steso proprio un attimo prima di entrare in area. Punizione da posizione decentrata, e nessun comacchiese in area. Sabatini sparava un esterno destro che Marzi respingeva di pugno verso il limite dell’area, ma il comacchiese più vicino era nella sua metà campo. Finale con mischie furibonde in area rossoblù e qualche abbraccio sospetto che ha fatto commentare negativamente l’arbitraggio da parte degli ospiti.  Vittoria importante per i rossoblù lagunari che vedono avvicinarsi il Castellana (unica diretta concorrente a non aver mosso la classifica). Tre punti che possono ancora servire per raggiungere una salvezza che, tuttavia, resta pursempre un obiettivo molto, molto difficile da raggiungere. 

Commenti: 

 Il tecnico dei nero-arancio, Paciotti, è solitamente pacato. Stavolta, però, qualche decisione del direttore di gara non gli è andata giù: «In questa partita abbiamo fatto tutto noi. C’era una squadra che doveva fare punti e che si è solamente difesa, ed una formazione in trasferta che ha giocato per vincere. Purtroppo, gli episodi sono stati nettamente sfavorevoli».  «Non confondiamo gli episodi, negativi, con il contesto della partita che era decisamente favorevole al Russi. Poi, lasciatemi fare, per una volta, una considerazione negativa nei confronti del direttore di gara. Dopo 1’, un giocatore del Comacchio ha colpito allo stomaco uno dei nostri a gioco fermo! Solo ammonito. Queste sono delle occasioni in cui servirebbe altra severità. Poi, ci sono state almeno due occasioni in cui ci poteva decisamente stare il rigore a nostro favore. E l’arbitro ha fatto finta di nulla. Poi possiamo discutere sul fallo su Sabatini, ma alla fine gli episodi sono tutti negativi nei nostri confronti. Noi chiediamo semplicemente che ci venga dato quello che ci spetta, non di essere tutelati oltre le nostre prerogative. La partita, a parte questo, l’avete vista tutti».  Dopo Paciotti, esce Ferroni. Prima di parlare con i giornalisti, l’allenatore del Comacchio dialoga da una parte con il tecnico avversario. Stretta di mano, poi si avvicina e comincia: «Siamo a meno 3. Quasi non ci credo. Peccato che abbiano vinto quasi tutte le altre, ma questo per noi significa relativamente poco. Noi dobbiamo semplicemente continuare a crederci - ha detto l’allenatore Ferroni - non mollare, ragionare da squadra unita ed andare avanti. E quello che riusciremo a portare a casa sarà meritato. Il posto in classifica, alla fine, è quasi sempre onesto. Se siamo così in basso, qualche ragione ci sarà. Consapevoli di questo, si tratta di stringersi e guardare avanti. Nella nostra condizione di classifica, tutte le avversarie sono difficili. Non resta che affrontare le partite con l’intenzione di giocare una buona gara, e di aspettare la fine dell’incontro per vedere cosa si porta a casa. Questa era una partita equilibrata, contro una squadra interessante e una società che da anni è in questa categoria. Sapevamo che non avrebbero regalato nulla e la gara è stata ovviamente equilibrata. Poi abbiamo trovato la rete che ci ha consentito di vincere ma da quel momento è stata anche ottima la risposta della squadra che ha reagito in modo adeguato all’aumento della spinta del Russi. Adesso si tratta di andare a giocare le prossime partite convinti di poter ottenere dei risultati positivi. Stando magari attenti a non prendere espulsioni o squalifiche che ci portino a non avere per queste partite giocatori importanti nei momenti più difficili. Dedichiamo la vittoria alle donne di Comacchio». 

Alessandro Bassi
fonte:la Nuova Ferrara