Buona la prova dell’ungherese Takacs. Arma espulso per una gomitata
C’era curiosità nel rivedere la Spal, impegnata nella prima gara, seppur non ufficiale, dopo la lunga pausa natalizia. Uno dei principali motivi di interesse del match contro il Rovigo, era dato dalla presenza in campo del mancino ungherese Takacs, propostosi ai biancazzurri dopo aver fatto vedere buone cose nel campionato ungherese nelle file dell’Honved.
Il campo del Centro di via Copparo è stato ripulito dalla neve il giorno prima dell’incontro, anche se presenta un manto tutt’altro che perfetto per la disputa della partita.
Dolcetti è alle prese con diverse defezioni, alcune delle quali piuttosto importanti. A parte La Grotteria, a letto con l’influenza, e Rivaldo, bloccato in Paraguay da disguidi di viaggio, il mister deve rinunciare a Zamboni, non al meglio delle condizioni e a Quintavalla, che in fase di riscaldamento accusa un dolore muscolare alla schiena, che lo induce a saltare il match.
Il tecnico, rimanendo fedele al consueto “albero di Natale”, schiera quindi questa formazione: Capecchi, Cabeccia, Takacs, Savi, Ghetti, Lorenzi, Cazzamalli, Centi, Moro, Bracaletti, La Grotteria.
Il Rovigo, evidentemente stimolato dal confronto contro una squadra di categoria superiore, pare animato da un maggiore agonismo, mentre la Spal, pare risentire dei pesanti carichi di lavoro di questi primi giorni di ripresa. Takacs, sotto i riflettori, è un giocatore dal fisico poderoso. Risente sicuramente della mancanza di condizione atletica, avendo disputato l’ultima partita di campionato a fine novembre, ma pare dotato di una buona tecnica e di un discreto acume tattico. Tra i rodigini, Sesa, praticamente di casa sui campi del Centro, detta i tempi e le geometrie della squadra, con la solita padronanza di palleggio.
A metà del tempo, Moro, toccato duro, lascia il campo ad Arma. Le sue condizioni però non preoccupano più di tanto in previsione di Monza. A causa dei ritmi piuttosto blandi e delle pessime condizioni del terreno, la gara offre poche emozioni, salvo accendersi nel finale.
Al 43’ il Rovigo approfitta di una distrazione della difesa di casa. Su un bel cross proveniente dalla sinistra, Cocco, di testa, fulmina Capecchi da pochi metri.
La reazione dei ferraresi è però immediata. Gli uomini di Dolcetti spingono, guadagnando diversi angoli. Sugli sviluppi di uno di questi Savi allunga per Bracaletti appostato fuori area. L’ex cesenate lascia partire un rasoterra non irresistibile, che passa attraverso una selva di gambe, dove trova la deviazione, fortuita quanto decisiva, di Cazzamalli. È il 46’ e la Spal acciuffa il pareggio.
Nella ripresa spazio alla girandola di sostituzioni per entrambe le formazioni. Poche le annotazioni rilevanti nel secondo tempo. Al 7’ una bella uscita di Careri, che aveva rilevato Capecchi, evita a Piemontese di andare in porta.
Qualche minuto più tardi un episodio censurabile. Arma, in mischia, rifila una manata al difensore Torta, con cui aveva ingaggiato un duello in area. L’arbitro lo spedisce anzitempo negli spogliatoi.
In attacco la Spal prova anche l’ucraino Vons, giocatore brevilineo, dotato di una buona tecnica, anche se nell’occasione è lasciato molto solo, senza partner d’attacco.
L’incontro termina così in pareggio, senza regalare ulteriori sussulti.
di Leonardo Rosa
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