Di Fuzio
COMACCHIO. Un vecchio proverbio (magari non con queste stesse parole..) recita “Ci sono anni in cui, se piove, sei tanto sfortunato che ti bagni il sedere anche se sei seduto”. Inutile dire che, da qualche tempo, pure i gatti neri evitano di farsi attraversare la strada dal pullman del Comacchio. Forse sarebbe il caso, tanto per alzare qualche euro, di avviare una lotteria con premio a chi indovina l’autore dell’errore della settimana. Eh sì, perché anche un insospettabile come Lodi Rizzini ha commesso un errore che negli amatori ti costa il pagamento della birra per tutti. E se pure lui fa un errore che poi ti costa la partita, le alternative che ti restano sono poche e vanno escluse per ovvie ragioni quella di dare in escandescenze tirando in ballo la divinità o mettersi a piangere in un angolo. Federico Di Fuzio è uno degli uomini di maggiore esperienza e personalità del Comacchio. Gli abbiamo chiesto di parlarci del momento sempre difficile che attraversa la squadra. «La verità - ci ha detto - è che paghiamo sempre carissimo ogni errore che facciamo. Finora non ho visto squadre nettamente più forti di noi. Forse solo il Salò ha tenuto un netto predominio, ma non tutta la partita. Anche a Castel San Pietro la partita è stata equilibrata. Il pareggio ci poteva stare senza problemi. Abbiamo pagato, come sempre, un errore, è un anno che va così. È l’unica spiegazione che mi viene in mente». Ma può essere questa l’unica spiegazione? «Certo non dovrebbe; e probabilmente non sarà l’unica spiegazione, ma è un fatto evidente. Ce la giochiamo con tutti, però al primo inciampo paghiamo. Spesso ne parliamo tra noi ed anche a lungo, analizziamo, ci confrontiamo. Alla fine rimane solo quella spiegazione: quando sbagliamo ci bastonano. Non è una questione tattica o di disposizione. Domenica siamo partiti a 5 con il 5-4-1, poi siamo andati al 4-4-2, quindi al 4-3-3. Abbiamo corso pochi rischi e cercato in tutti i modi di mettere in difficoltà gli avversari, e questo ci capita in tante partite. Però paghiamo dazio alla minima disattenzione». Eppure l’impegno è sempre tanto... «Vero. In allenamento ci impegniamo allo spasimo, lavoriamo tantissimo, ci confrontiamo. E lo facciamo perché ci crediamo: vogliamo risalire. Se vedessimo che c’è qualcuno che si tira indietro, che non ci crede, che non si impegna, sarebbe facile intervenire. Il fatto è che nessuno vuole mollare e adesso speriamo di non dover tornare sul solito discorso degli errori per le prossime gare. In fondo - chiude Di Fuzio - basterebbe poco, magari una vittoria ci consentirebbe di sbloccarci».
La classifica: Crociati 21; Salò 20 e Fiorenzuola 20; Lonato 19; Suzzara 18, Santarcangelo 18 e Castellarano 18; Albignasego 17; Castel San Pietro 16; Calenzano 15 e Este 15; Carpi 14; Castellana 13; Mezzolara 10 e Russi 10; Verucchio 7 e Virtus Castelfranco 7; Comacchio Lidi 4 .
FONTE:la Nuova Ferrara
venerdì
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento