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SPAL / 7 GIORNI DA BRIVIDO

Butelli: "Faremo un regalo alla tifoseria"

Ripescaggio: "Se succede vado con la Graziella da Lucca fino a Pieve di Cadore". Il mercato: "Dopo quello di Pozzi se ci sono le condizioni faremo un altro colpo". La cessione: "Entro il 29 luglio siamo dal notaio: stop and go per le quote di minoranza"

Cesare Butelli Ferrara, 14 luglio 2008 - Presidente Butelli: ripescaggio, raduno, mercato. E’ una settimana decisiva: da dove partiamo?
«Dal ripescaggio. Scaramanticamente sono sempre molto abbottonato, dire che non ci pensiamo sarebbe una fesseria: ci pensiamo e anche tanto, ma non essendo chiari i criteri per il ripescaggio, non sappiamo nulla; non sappiamo neanche se la rivoluzione che tutti gli anni viene pronosticata si verificherà o meno. Unica cosa che posso dire è che, se succedesse che siamo ripescati, parto da Lucca e vado con una graziella fino a Pieve di Cadore».

Capitolo raduno...
«Oggi faremo un briefing per organizzare le cose: come anticipato dal mister, l’idea è radunare la squadra 2-3 giorni prima della partenza; purtroppo la prima settimana non salirò in ritiro perchì qualche mese fa ho già prenotato la mia settimana di vacanza. Salirò la settimana successiva quando a partire per le vacanze sarà Bena. Così avrò la scusa per andare in montagna, visto che a mia moglie piace il mare».

Sarà un raduno con tanti giocatori destinati a lasciare...
«Il motivo per cui avremmo pensato di fare una presentazione postuma per i tifosi è appunto quello di stringere prima i bulloni sulla nuova squadra, per presentare quella vera».

A proposito di stringere i bulloni, quando lo farete per la società?
«Tengo molto a precisare alcuni punti perchè sono state scritte inesattezze, non gravi, ma tali: è stato scritto in particolare che abbiamo pagato una parte della fidejussione, ma non è esatto. So anche che in città sono corse voci poco simpatiche ma in realtà noi delle fidejussioni abbiamo saputo soltanto due giorni prima: il 26 luglio abbiamo capito che non servivano, il 2 luglio erano diventate obbligatorie; per questo abbiamo chiesto al sig. Tomasi di venirci incontro e lui lo ha fatto anche doverosamente, dal momento che finchè non ci sarà il passaggio formale delle quote tutto ciò che compete alla società è suo».

Come spiegare però questo rinvio nel trasferimento definitivo delle quote?
«Abbiamo avuto un breve stop and go perchè in un primo tempo ritenevamo di avere un pacchetto di azioni che fosse al lordo di quello che sarebbe rimasto al signor Tomasi; ma abbiamo poi appreso che c’è una quota di azioni che sarebbe rimasta ai vecchi soci, i signori Di Matteo e Saini; sulla base di questo abbiamo rimodulato la nostra offerta che era un’offerta per il 100% delle azioni mentre il 6% delle azioni erano evaporate perchè i sig. Di Matteo e Saini hanno esercitato il loro diritto. Ci siamo quindi nuovamente seduti attorno ad un tavolo, ci siamo visti con il sig. Tomasi, abbiamo messo nero su bianco e pagato quello che contrattualmente era previsto anche con un certo anticipo nei tempi, posticipando la data della convocazione dal notaio che avverrà comunque entro il 29 luglio».

Parliamo ora di mercato...
«Venerdì ero con Pozzi a Milano ed è stato molto divertente; era la prima volta che andavo al mercato; abbiamo siglato i contratti di cui avete riportato notizia e poi abbiamo tutta una serie di giocatori nel mirino, ma sapete che non faccio nomi».

Però ci può dire qual è l’orientamento: dando per fatti oltre ad Arma, Quintavalla e Marcucci anche Filippini, Lizzori e Centi, quanti ne arriveranno ancora?
«Un paio di giovani senz’altro e un altro paio di giocatori over ’88, per così dire».

Diciamo questo: qualora ci fosse la possibilità di portare a Ferrara un grande centravanti, che le fa fare magari mille abbonamenti in più e garantisce venti gol, la società è pronta a fare un sacrificio importante?
«Vedrà che Arma è un grande giocatore: lei ricordi l’occhio che ha avuto Pozzi con Balotelli... ».

Presidente, sappiamo bene cosa bolle in pentola in questi giorni: Pozzi ha in mano un giocatore molto importante, se c’è da fare il colpo da novanta, la società risponde presente?
«Stiamo valutando per fare un regalo alla piazza, anche se di regali ne abbiamo fatti già un paio ed uno di questi è senz’altro Pozzi; se si verificano le condizioni non ci tireremo certo indietro».

Da:ilrestodelcarlino.ilsole24ore

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