martedì

Sconfitta l'inseguitrice Novara al Paolo Mazza


Colpo di mano della Spal: Ghetti lancia i biancazzurri
. Contestato dagli ospiti il gol decisivo del terzino Ghetti per un presunto tocco di braccio: ma il successo è meritato per intensità di gioco

Spal padrona del campionato in solitudine, in attesa del posticipo odierno della Pro Patria a Ravenna, e con pieno merito. La vittoria sul Novara non fa una grinza ed è meritatissima, se non altro per l’intensità della prestazione e per la mole della pressione esercitata, davvero di quantità rara. Poi, il calcio insegna che non si può sempre essere brillantissimi, e che saper vincere nei giorni in cui non lo si è diventa fondamentale. La Spal ci è riuscita senza rubare anzi: e dunque, evviva la nuova capolista, e che sia la fuga buona.


L’unica circostanza attenuante che un Novara quadrato e solido ma decisamente più passivo dei padroni di casa può accampare, riguarda il decisivo gol del Soldato Guido Ghetti al minuto 24 della ripresa. Su angolo causato da una 'virgola' di Gheller. Matteassi sfiora di testa la parabola a rientrare di Centi dalla bandierina, mettendo fuori tempo il suo portiere Brichetto. Solo soletto davanti alla rete sguarnita Ghetti mette in rete. Esplode il 'Mazza', ma esplodono anche le proteste degli ospiti che sostengono un tocco di braccio di Ghetti. Dalla tribuna, sinceramente, nulla si è visto: Ghetti dava spalle e copriva il pallone. Arbitro e guardalinee non hanno avuto il minimo dubbio a convalidare: il direttore di gara di lì in poi però ha improvvisamente messo in atto un comportamento avverso alla Spal che ha insospettito più di uno circa un suo eventuale senso di colpa.

Ma di punizione in punizione, e nonostante l’ingresso di Sinigaglia a sostegno delle due punte Bertani e Rubino, gli ospiti non hanno mai creato seri grattacapi a Capecchi, come non avevano fatto neppure prima del gol che vale il primato.


Aldo Dolcetti, primo artefice del miracolo spallino, ancora una volta aveva varato una formazione capace di stupire, e stavolta stupefacente per davvero. Nel giorno dell’assenza dello scattista-goleador Bracaletti, fuori anche Moro e Cazzamalli, con Agodirin e Quintavalla esterni alti, e Schiavon e Savi insieme a centrocampo. Il Novara per contro non azzardava il tridente delle meraviglie e lasciava Sinigaglia in panca schierandosi a 4-4-2.


Dall’insieme delle scelte dei due allenatori scaturiva una partita bloccata. Il Novara era solido e quadrato ma rarissimamente portava pericoli, preferendo difendersi con tutti gli effettivi dietro la linea della palla. La Spal che di suo in casa fatica più che in trasferta dovendo scassinare difese schierate, si trovava priva di grimaldelli importanti. Non ci rimetteva sul piano della sostanza della prestazione, al solito intensa, determinata e feroce: ma sul piano della rifinitura, dell’incisività e del guizzo finale, qualcosa sì, perdeva.


Così in un primo tempo reso meno bello dalle condizioni del campo pesante e dall’eccessivo spezzettamento del gioco, la Spal risultava del tutto padrona per supremazia territoriale ma poco concreta al momento di servire la palla buona. Morganti salvava all’8’ alla disperata su Agodirin; Centi controllava e tirava dal limite al 25’ con bella risposta di Brichetto, e Quintavalla in tuffo di testa schiaffeggiava incredibilmente fuori la sponda al bacio di Arma al 43’. Era tutto. Ma il Novara non andava oltre un’incursione di Bertani a metà tempo.


Ripresa eguale ai primi 45’, prevalentemente con possesso palla Spal nella metà campo ospite, ma con scarse emozioni. Bertani e Rubino, pure abili, di fronte alla impermeabile difesa guidata da Zamboni (imbattuta da 340’) si debbono limitare alle briciole. Anche sull’altro fronte accade poco, fino agli ingressi di Moro e La Grotteria per Agodirin e Arma rispettivamente. La Spal così aggiunge qualità in attacco ma trova il gol su azione d’angolo col terzino destro, miglior uomo in campo, e non da oggi. E’ una Spal operaia che però mette insieme il suo muro mattone su mattone arrivando a guadagnarselo tutto. Con Cazzamalli per Savi, Dolcetti applica Schiavon alla cura di Sinigaglia entrato a un quarto d’ora dalla fine, e se si escludono le punizioni e ammonizioni in serie decise da Del Giovane la Spal non soffre troppo il finale. D’altronde, con una difesa così, 9 gol subìti in 14 partite e quasi tutti da fuori, son dolori per ogni rivale. E se non prendi gol non perdi mai, e alla fine vinci anche spesso.


TABELLINO

Sapl-Novara 1-0

SPAL: Capecchi, Ghetti, Cabeccia, Savi (36’ s.t. Cazzamalli), Zamboni, Lorenzi, Schiavon, Centi, Arma (23’ s.t. La Grotteria), Agodirin (8’ s.t. Moro), Quintavalla. All. Dolcetti. A disp.: 12. Careri, 13. Servidei, 14. Bianchi, 17. Martucci.
NOVARA: Brichetto, Morganti (23’ s.t. Maggiorini), Tombesi, Evola, Lorenzini, Gheller, Matteassi, Porcari, Rubino, Bertani, Brizzi (32’ s.t. Sinigaglia). All. Notaristefano. A disp.: 12. Tani, 13. Perego, 15. Amato, 16. Piraccini, 17. Visconi.
Arbitro: Del Giovane di Albano.
Marcatori: s.t. 24’ Ghetti.
Note: spettatori 3511 (2162 paganti più 1349 abbonati) per un incasso di 36631 euro, di cui 25784 al botteghino. Ammoniti Porcari, Tombesi, Schiavon, Lorenzi, Centi e Quintavalla. Angoli 4-1 per la Spal.

di Mauro Malaguti
fonte:ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com

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