Alessandro Semprini
CASTEL SAN PIETRO - Già dalla partenza di Fabbi, ritornato all'Imo lese, e di De Palma, accasatosi come si sapeva ormai da giorni a Gaeta, il Castel San Pietro si era messo in caccia dei possibili validi sostitu ti.
Subito si era arrivati all'ennesima puntata della telenovela Colella, con il giocatore, che era già stato promesso sposo in estate, e poi finito a Suzzara, di nuovo disponibile a venire a Castello.
Poi la nuova e definitiva rottura, perché la società castellana aveva giudicato esagerate le sue richieste dell'ultima ora.
« Per correttezza di informazione debbo dire che Colella venerdì scorso aveva fatto l'ennesimo dietro front, rinunciando a diverse richieste, pur di venire a Castello - afferma un po' a sorpresa mister Lepore - a quel punto, però, visto che per me l'uomo viene prima del giocatore, la questione era già ampiamente chiusa senza possibilità anche remota di riaprirla » .
E così la società giallorossa si è mossa con la massima decisione puntando su due nuovi obiettivi, Paterna, l'attaccante, ex Rovigo, destinato a sostituire De Palma, e Semprini, un esterno molto forte che potrebbe consentire al Castel San Pie tro di fare un ulteriore salto di qualità. « Per Paterna, ( che tra l'altro è di Imola e quindi con grande soddisfazione si avvicinerà a casa n. d. r.), l'ufficialità non c'è ancora, anche perché il giocatore deve risolvere alcune pendenze in piedi con il Rovigo. Sono comunque ottimista, pur nella consapevolezza che potremo utilizzarlo soltanto dal 21 dicembre, perché debbono passare 30 giorni dall'ultima presenza nella categoria dei professionisti.
Nella serata di ieri si è invece concretizzato il passaggio di Marco Semprini ( 1983), dal Real Montecchio, che però non potrà giocare a Suzzara, perché domenica scorsa è stato espulso e quindi verrà squali ficato
» .
Con l'arrivo, certo, di Semprini, e quello, più che probabile, di Paterna, il tasso tecnico della sua squadra salirà ancora, ma il Castello avrà il problema dei ruoli da affidare ai quattro giovani, che debbono essere obbligatoriamente schierati.
« E' una domanda che mi è stata già fatta e non posso che rispondere che noi cerchiamo prima di tutto di avere dei buoni giocatori. Sull'utilizzo vedremo volta per volta. Infortuni e squalifiche sono sempre in agguato e, tanto per fare un esempio, domenica avevamo addirittura sei assenti » .
fonte: Corriere dello Sport |
Nessun commento:
Posta un commento