martedì

«Stringere i denti, la tempesta passerà»


COMACCHIO. Dopopartita piuttosto dimesso in casa Comacchio. Visi tirati, poca o nessuna voglia di parlare, sia pure con grande cortesia nelle risposte. Soprattutto, la sensazione che ci sia un distacco con i tifosi, ma non tanto per la sconfitta, quanto, da quello che si poteva capire, da un impegno degli atleti che non è stato evidentemente considerato massimale. Mister Baiesi, comunque, non si è sottratto al rito dei taccuini, anche se, prima di analizzare l’andamento della gara, è rimasto a lungo a parlare con i dirigenti e con i giocatori. «Decisamente una giornataccia - esordisce Baiesi - dato che non bastava dover giocare contro una squadra indubbiamente forte, ci abbiamo anche messo del nostro, con errori, eccessivi spazi concessi, distrazioni. Abbiamo preso dei gol su delle assurde palle lunghe. Eppure siamo andati vicini a riaprire la partita. Purtroppo va così. Ora si tratta di tenere duro e di lavorare. Non è certo questo il momento di mollare, anzi, è quello di abbassare la testa, stringere i denti e spingere al massimo, per cercare di superare una situazione difficile. C’è sicuramente una componente psicologica, ci sono gli errori e probabilmente anche delle lacune. Ma il gruppo è questo e da questo gruppo si deve ripartire. In settimana si lavora sempre bene, mentre in partita capitano queste situazioni, si attraversano questi momenti, si commettono questi errori. Si tratta di far passare la tempesta, non ci sono altre soluzioni, in questo momento». Poi, la parola al tecnico dei lombardi, un mister Zanoncelli soprattutto soddisfatto per l’approccio mentale dei suoi alla gara: «La partita è stata interpretata bene; era necessaria un prova di maturità ed è arrivata su un campo molto difficile. Possiamo continuare nel nostro buon momento. Abbiamo trovato il giusto approccio: sapevamo di non poter concedere regali a una formazione in brutte condizioni di classifica, ma non per questo meno insidiosa. Non a caso, nonostante avessimo potuto chiudere la gara già nel primo tempo, quando siamo andati vicino al 3-0, nella ripresa siamo stati per lunghi tratti sottoposti a una forte pressione, che ha tenuto ben viva la partita. Prendere un gol, in quella fase della gara, avrebbe probabilmente significato riaprire il confronto e rischiare. Basta poco, in certi casi... Comunque, siamo riusciti a mantenere il controllo e a trovare anche il modo di chiudere definitivamente la gara». (a.b.)
fonte:la Nuova Ferrara

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