Luigi Capuzzo o Carmine Parlato (nella foto)? Sono questi gli unici due nomi che in questo periodo vengono accostati alla panchina del Rovigo Calcio. Al primo, secondo i bene informati, spetterebbe il 90% delle possibilità di sedere sulla panchina del Rovigo. Al tecnico napoletano, per nulla allettato in termini economici dalla strepitosa (si fa ovviamente solo per dire) offerta del sodalizio di viale Tre Martiri, solo il restante 10%.
Nulla però è ancora deciso, anche se (è bene precisarlo) della famosa e fantomatica lista comprendente addirittura 8 o 10 nomi di allenatori non v’è rimasto in giro alcuna traccia. Sparita nel nulla. In merito ai possibili nuovi acquisti, solo una volta chiarita la figura dell’allenatore potranno essere ufficializzati. Fin qui sono circolati i nomi del centrale difensivo Gabriele Rodighiero, trentaduenne (ex di Schio, Trento, Giorgione, Alessandria ecc) difensore polesano figlio dell’attuale tecnico del Lape Ceregnano (ed ex calciatore del Rovigo) Corrado Rodighiero. Porterebbe con sé un discreto passato vissuto tra i professionisti e il fresco entusiasmo del campionato appena vinto tra le fila della Giacomense. Assieme a lui un’altra vecchia conoscenza del calcio triveneto, ovvero il portiere Federico Infanti (trentaduenne ex di Napoli, Cavese, Casarano, Pisa, Pordenone, Jesolo, Schio, Asolo Fonte e Pharma Bag San Paolo).
Arrivi reali o solo potenziali congetture legate alla pregressa militanza compiuta in compagnia del tecnico Gigi Capuzzo? In certe cose il tempo è galantuomo, e saprà fornire le giuste risposte.
Nel frattempo il diggì Simeoni, al pari di un funzionario addetto ai servizi segreti di stato, si sta muovendo sottotraccia, senza lasciar trapelare nulla.
Nulla di ufficiale è infine ancora emerso in riferimento al ventilato ripescaggio, il quale sembra essere divenuto più vicino (ma solo a parole) dopo la definitiva mancata iscrizione da parte del Martina Franca e del Castelnuovo Garfagnana, compagine toscana fallita dopo aver spedito in serie D attraverso i play out proprio i biancazzurri.
In questo oceano di non notizie che a Rovigo pare fatto d’olio, tanto piatta è la calma che vi regna, continua invece inarrestabile la fuga di tutti gli (ex) tesserati.
Il portiere Renato Dossena è ormai da tempo tornato all’Empoli, dove è ormai maturo per giocarsi un posto da titolare in competizione col collega (classe ’85, dunque più vecchio di due anni) Davide Bassi.
Idem dicasi per l’esterno difensivo Claudio Sciannamè, altro ’87 di scuola Empoli in procinto di essere girato in Lega Pro. In lista di partenza. Pure il portiere Daniele Corontini, diviso tra Chioggia e Comacchio Lidi (allenato da Attilio Bardi). Assai vicini al Comacchio anche Fabio Paterna (richiesto pure dal Castellarano), Simone Di Giulio e Matteo Rossi. Il regista arretrato Paolo Macchia è invece già ufficialmente passato al Salò.
Diviso tra Salò e Sambonifacese pure la bandiera Simone Dal Degan, mentre sono tornati al Bologna in attesa di essere smistati in Lega Pro Alessandro Cortesi e Michael Vincenzi.
Il centrale difensivo Marco Fabris è già tornato al Treviso per essere girato all’Itala San Marco. L’esterno Simone Salviato starebbe per firmare col Messina, mentre la punta Michele Pietranera ha scelto di accasarsi col Crociati Noceto, nell’intento di avvicinarsi a casa.
Della rosa della scorsa stagione è certo di rimanere solo l’interno di centrocampo Vincenzo Catalano e forse il centrale Nicola Stocco, domenica scorsa convogliato a giuste nozze con la fidanzata Carmen.
Certo di partire l’esterno Cristian Adami, a cui il Portogruaro sta cercando di trovare una squadra. Incerto il futuro di Simone Paselli, Alessandro Gottardi e Lodi Rizzini. Sicuramente lontani da Rovigo l’esterno Alessandro Livi e il centravanti Simone Di Iorio.
Il centrocampista Rafael Sciani era in comproprietà tra Padova e Rovigo, ma nelle buste nessuno ha offerto alcun deposito pertanto il brasiliano è da ritenersi del Rovigo.
di Simone Andriotto
www.venetogol.it
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