venerdì
La primavera felice del Comacchio Lidi
COMACCHIO. A volte è davvero inutile piangersi addosso, pensare che non ci sia più nulla da fare ed accettare la sconfitta in “omaggio” ad un destino che sembra già scritto. Lo sa bene il Comacchio Lidi, fulgido esempio di come la costanza e la caparbietà, alla fine, premino. Spacciati a Natale, rinati a Pasqua, i rossoblù hanno uno strano senso dell’umorismo, ma efficace. Se si pensa a come era andato il girone d’andata, risulta difficile credere come l’undici lagunare si trovi oggi in una posizione di classifica che gli permette di avere le carte in regola per la salvezza. «Avevamo undici punti di svantaggio sulla penultima - rammenta Filippo Folegatti, presidente di questo imprevedibile Comacchio Lidi -, adesso ne abbiamo tre in più della stessa. Abbiamo superato un ostacolo molto alto e adesso che abbiamo centrato la zona play out, speriamo di rimanerci fino alla fine per poterci giocare le nostre chances». Decisamente un miracolo sportivo, quello capitato alla compagine di mister Ferroni, uno che non si arrende mai e che ha saputo trasmettere il giusto spirito combattivo ai propri ragazzi. «La squadra è al completo e fisicamente sta bene - continua Folegatti -; adesso che arriva il caldo, bisognerà vedere come la stessa saprà adeguarsi, ma quello c’è per tutti e non mi preoccupa più di tanto». Qualcosa, di certo, è cambiato e il presidente sa di cosa si sta parlando. «Qualitativamente la squadra c’è sempre stata, non era certo il livello tecnico a difettarci. Probabilmente le sconfitte avevano tolto fiducia nei propri mezzi ai ragazzi e con le ultime vittoria è tornata. Tre successi casalinghi di fila hanno sicuramente contribuito a tirar su il morale». Facendo un rapido riepilogo, i rossoblù erano partiti in estate con l’illusione di fare una stagione tranquilla, poi sono passati alla depressione autunnale e di inizio inverno che rischiava di vederli uscire anzitempo dalla scena della serie D, fino ad arrivare alle speranze primaverili. «Eravamo partiti per fare un’annata senza patemi, poi ci siamo ritrovati a dover rincorrere la salvezza. Se ora non siamo più in zona retrocessione diretta, il merito è di tutto lo staff tecnico, dei dirigenti e dei ragazzi che ci hanno sempre creduto. Colgo l’occasione per ringraziare tutti per l’impegno e la serietà che ci hanno messo». - Corrado Magnoni
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