martedì
L'ESTE SI SCOTTA Il fanalino Comacchio agguanta i giallorossi
ESTE. Il braccino del tennista. L’Este, negli ultimi tempi aggressivo come Rafa Nadal, non riesce a prendere a pallate l’avversario sulla carta più facile, il fanalino Comacchio Lidi. Chiuso in vantaggio il primo set grazie a un rigore di Sessolo, i giallorossi arretrano troppo nella ripresa e, complice una sbandata difensiva, beccano il rovescio improvviso di Sabatini a 8’ dalla fine. Un finale da incubo per Agostini&soci, che in zona Cesarini rischiano per ben due volte lo smash del 2-1 ferrarese. Alla fine della fiera il pari è giusto e non deve essere accolto come un brutto risultato dal pubblico estense, che nella ripresa ha borbottato il suo dissenso verso la prova sottotono dei propri eroi. Certo, nelle ultime 5 immacolate gare si era visto un altro Este, ma contro il Comacchio mister Feltrin ha dovuto fare i salti mortali per schierare la formazione. Con Zane a mezzo servizio e privo di tre uomini chiave (Pastrello, Cvetkovic, Favaro), il tecnico trevigiano ha proposto un undici sperimentale, rispolverando diversi giocatori con scarso minutaggio nelle gambe: Salvato in difesa, Bardellotto, Pozzi e Bedin a centrocampo. Nella ripresa, dunque, comprensibile il calo dei giallorossi, incapaci di ripartire con i loro tipici contropiede. Qui si è avvertita l’assenza del panzer Vuk, un maestro nel far salire la squadra. Sessolo si è sacrificato nel ruolo di prima punta, pur non avendone la stazza, e così le rare iniziative estensi le ha create Agostini. Este subito in avanti. Sfiorano il gol Bardellotto Sessolo e Agostini. I padroni di casa legittimano il predominio territoriale al 35’, portandosi meritatamente in vantaggio su calcio di rigore. Nasce tutto da un acuto sulla sinistra di Pozzi, che arriva sul fondo e mette un cross nel cuore dell’area per Bedin. Il mediano controlla ma, al momento di tirare, si vede soffiar palla da una mano malandrina di Zangarini. L’arbitro è a due passi dal fattaccio e indica il dischetto, tra le (scontate) proteste ferraresi. Dagli undici metri Sessolo sigla il suo quarto centro stagionale con un piattone alto alla sinistra di Calderoni, che intuisce ma non arriva alla sfera. Sull’1-0 però l’Este non ha la rabbia e soprattutto le gambe per chiudere la partita. Dopo l’intervallo, i giallorossi lasciano infatti il pallino del gioco al Comacchio, che non sarà il Brasile di Pelè ma non è neppure così scarso come voglia far credere la classifica. Le prime avvisaglie di pericolo arrivano da Codignola, su cui Poluzzi chiude due volte. L’Este difende bene ma non riesce a ripartire e così Feltrin inserisce Zane, reduce dalle fatiche del Torneo di Viareggio, per l’infortunato Salvato, con arretramento di Baggio sulla linea dei difensori. L’altro cambio al 32’, con l’esordio stagionale di Bianchi (bentornato) al posto di Bardellotto. La difesa estense regge bene i timidi attacchi avversari ma al 37’ succede il patatrac. Su un innocuo lancio lungo dalle retrovie, Aliberti non si intende con Baggio e buca l’intervento aereo, spianando la strada a Sabatini, che impatta con un preciso rasoterra. Il gol disorienta l’Este, che nel finale rischia addirittura la sconfitta. Al 43’ il pallonetto di Sabatini si spegne a lato di un niente. Ultimo brivido al 48’ con Sarnelli: straordinario però il salvataggio di Poluzzi, che con un colpo di reni toglie la sfera da sotto la traversa.
di Matteo Bruschetta
fonte:il mattino di Padova
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