venerdì

Il Comacchio Lidi è vivo


Alberto Simoni

COMACCHIO. Un pareggio. Un punticino. Meglio di nulla, sia chiaro. Ma è un peccato: il Comacchio, a Castelfranco, in una partita bruttarella ha giocato di più e meglio della Virtus. I modenesi sono stati realmente pericolosi solamente in tre occasioni, a parte i calci da fermo, ma hanno trovato il gol anche e soprattutto grazie ad una fortunata casualità. E verrebbe da dire “tanto per cambiare, il Comacchio prende gol su calcio piazzato”. Però va sottolineato come l’altro giorno a Castelfranco ci siano state otto punizioni affidate all’insidioso Visciglia, e sei angoli in favore dei modenesi, ed in linea di massima, tolta la rete del vantaggio locale, non ci sono stati particolari sbandamenti in queste situazioni che finora erano state una sorta di... plotone di esecuzione per la difesa rossoblù. L’ingresso di Mame in retroguardia ha sicuramente portato una migliore attitudine al gioco aereo (martedì il senegalese ha dominato di testa, praticamente in tutte le situazioni), mentre in attacco Sabatini e Sarnelli (questa volta anche grazie a giudiziosi inserimenti di Marandella ed al gran movimento di Melucci) hanno dimostrato di poter essere decisamente pericolosi. Rimane una certa svagatezza in momenti anche importanti (per esempio l’errore difensivo che ha portato Visciglia a colpire il palo a sette minuti dalla fine), ma una crescita c’è, ed è evidente, a partire dalle buone prove di Zangarini e dal valore come “collante” tra i reparti di Barbi. Certo, si può fare di meglio. Nel recupero si è andati vicini al tracollo, ma poi si poteva anche vincere, e se la vezzosa signorina Beghin avesse concesso almeno uno dei tre calci di rigore reclamati (a nostro avviso, almeno uno ci poteva sicuramente stare, quello sul mani di Venezia, e magari si potava discutere sugli altri due) probabilmente ora commenteremmo un risultato diverso. In pratica nulla di nuovo è emerso dalla partita: ci sono ancora degli errori difensivi e Sabatini rischia di essere solo in fase di conclusione, ma alla fine c’è, di confermato, la crescita del gruppo in quanto tale. Simoni ha giocato nuovamente in difesa sulla sinistra, in un ruolo non suo, ma ha dato un contributo convincente. Che poi diventi o sia già un laterale basso di sinistra convincente ai massimi livelli si può anche discutere (a nostro avviso resta un mediano). Adesso ci sarà un gruppo di partite, con esclusione di quella con il Fidenza, ancora piuttosto abbordabili, con cui si può mettere mattoncino su mattoncino per arrivare almeno a centrare il traguardo dei play out, e magari cercare di sistemare qualche confronto diretto. Perché questo Comacchio Lidi è sicuramente in difficoltà di classifica, ma è decisamente vivo. Anzi, vivissimo. - Alessandro Bassi
fonte:la Nuova Ferrara

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