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Serie D, è la fine dell'era dei play off?




Il Commissario Delogu ne parla nell'incontro di Milano con le società dell'Area Nord. Insieme ad altre novità

Nella riunione convocata a Milano dal Commissario Straordinario Delogu, primo dei tre incontri che il Commissario terrà con le 166 società che partecipano al Campionato Interregionale, si è discusso anche della rivoluzione (che da tempo si paventa) riguardante i meccanismi di promozione dalla D alla Lega Pro: l'abolizione dei play off e la riduzione - quindi - della mobilità tra il mondo del dilettantismo e quello del professionismo.
In pratica, come si legge sul sito del quotidiano "Il secolo XIX", che ha riportato in rete il tema discusso nell'incontro di Milano: l'abolizione dei playoff significa promozioni dalla serie D alla Seconda Divisione (la vecchia C/2, per intenderci) che rischiano di essere a unico e esclusivo beneficio delle nove società vincitrici dei gironi nei quali è strutturato il campionato di serie D, il massimo torneo dilettantistico a livello nazionale.
La decisione si spiega con la volontà di bloccare i ripescaggi nei campionati di serie B e di Lega Pro Prima e Seconda divisione (ex C1 e C2), espressa dal consiglio federale nella riunione dello scorso 12 ottobre con annessa sibillina postilla, come si legge nel comunicato della Figc, ovvero la «decisione di assumere entro il 30 novembre prossimo ogni finale determinazione relativa alla delibera conseguente e alle modalità operative». In parole povere, la Federazione avverte che darà la decisione definitiva entro fine mese. Ciò, evidentemente, rischia di creare un'onda lunga e un effetto domino che arriva fino alla serie D.
Il blocco dei ripescaggi sembra il primo passo per dare il via alla ristrutturazione dei campionati professionistici con un taglio netto che potrebbe far sparire un girone di Seconda divisione (C2) e nessun posto disponibile per i ripescaggi equivale all'assoluta inutilità dei playoff in serie D: questo, sostanzialmente, il messaggio recapitato alle società.
I playoff, così come i playout, in serie D sono una consuetudine da anni. La qualificazione spetta alle squadre di ognuno dei nove gironi che si classificano al secondo, terzo, quarto e quinto posto. Poi, le vincenti di ogni girone andavano avanti fino a una finale di livello nazionale. Un percorso che serviva per stilare una graduatoria dalla quale attingere in caso di posti vacanti nel campionato superiore e che in queste stagioni ha spesso e volentieri premiato con la promozione nei campionati professionistici molte squadre di serie D.
La mancata disputa dei playoff, quindi, sbarrerebbe molte porte e finirebbe per penalizzare società che hanno investito, e molto, per tentare di raggiungere il calcio professionistico, e può creare distorsioni anche in campo, con scenari immaginabili di finali di campionato condizionati dalle differenti motivazioni delle squadre.
Ma altre novità pare attendano il Campionato Interregionale, come - ad esempio - il possibile ampliamento dei gironi da 9 a 10 e una serie di modifiche a vari livelli, amministrativi e organizzativi. Anche se resta ora da vedere come reagiranno le società dirette interessate dalle novità prospettate dalla Lega.

Fonte: ilsecoloxix.ilsole24ore.com

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