giovedì

Mister Bardi, lui, ci crede.

Bene, mister, si riparte. Da cosa si riparte?
«Io credo che la cosa più importante sia ritrovare la serenità dei giocatori.
Penso sia quella a mancare, al momento.
Quella e il giusto entusiasmo che avevamo ad inizio campionato e che poco alla volta si è perso».
Cosa ha detto alla squadra?
«Sono partito proprio da questo: ritroviamo la serenità.
Ho parlato a lungo e ho chiarito quello che ritengo necessario.
Resettiamo tutto quanto di negativo c’è stato finora, ma non per mettere i difetti sotto il tappeto, per dimenticare gli errori e le cose negative che finora sono successe.
Degli errori bisogna fare tesoro per ripartire con la giusta forma mentale, ma eliminiamo le negatività».
Tutto lavoro psicologico, dunque?
«I ragazzi, durante la settimana, lavorano.
Lo facevano con me, lo hanno fatto nel periodo in cui ha preso le redini Baiesi e non ci sono ragioni per pensare che non continuino a farlo con lo stesso scrupolo e lo stesso impegno anche ora.
Non è una questione di gambe.
Quindi, riga, resettiamo e ripartiamo.
Ma con grande tranquillità, prima di tutto, e poi con spregiudicatezza.
Dobbiamo ricominciare a pensare in positivo, partire dalla cose buone che abbiamo fatto e che sappiamo fare.
Abbiamo perso punti non per il valore eccessivo di molte avversarie, ma per errori.
Partiamo dalla considerazione che possiamo e dobbiamo crescere, ma senza errori valiamo molto di più».
Testa bassa e pedalare, quindi?
«Dobbiamo essere convinti di poter uscire da questa situazione con le nostre forze.
Lo so che non siamo in una posizione facile, però sono anche convinto che la situazione sia complicata ma risolvibile.
Se sono tornato, a parte il ringraziare la società per avermi richiamato ed aver continuato a credere in un certo progetto, è perché sono convinto che da questa situazione non facile si possa uscire tutti assieme, giocando.
Per questo riparto con grande entusiasmo, determinato a riuscirci».

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