martedì

Reggia­na al derby con la Spal


IN CERCA DI CONFERME Reggiana, ora il derby
Secondi in classifica, i granata attendono la difficile gara con la Spal

di Stefania Rabotti e Massimo Boccucci
REGGIO EMILIA - Inizierà questo pomeriggio la setti­mana che porterà la Reggia­na al derby con la Spal in programma domenica pros­sima al Giglio. E' una delle partite più sentite dell'intera stagione, quella che i tifosi chiedono sempre di vincere e che ha anche temi di rival­sa (nell'ultimo campionato, dominato dalla Reggiana, fu la Spal l'unica squadra capa­ce di strapparle 5 punti).
Ma quest'anno è un'altra storia, la Reggiana non sarà certo stata costruita per vin­cere, ma dopo cinque giorna­te si gode un più che lusin­ghiero secondo posto alle spalle dell’attuale dominatri­ce del girone, la Pro Patria, a punteggio pieno. Quella at­tuale è una Reggiana, che no­nostante l'avvio di stagione ad handicap per i tanti infor­tuni (ancora out la vera stel­la della squadra Beppe Ales­si), sta acquisendo fiducia domenica dopo domenica e pur se il gioco non è ancora quello brillante e spettacola­re dello scorso anno, questa volta sono la solidità e la con­cretezza le armi in più. Una cosa è certa, la Reggiana ha scoperto in queste ultime due gare due bocche da fuo­co di primissimo livello: Fal­conieri, a segno nelle ultime due gare e soprattutto Dal­l'Acqua ritornato bomber proprio domenica a dispetto di una condizione ancora lon­tana dall'essere ottimale.
SPAL, IL MESSAGGIO DI LOREN­ZI
- La torre per dare scacco, salutando così l'attesissima prima vittoria in casa, e per mandare un messaggio alla Reggiana in vista del derby che profuma di buonissima classifica. La torre è Stefano Lorenzi, professione terzino sinistro, passa un metro e no­vanta che si vedono e si sen­tono.

«Ma non ho fatto gol di testa» , butta lì per mettere subito le cose in chiaro. Per far arrendere la Sambene­dettese gli sono bastati un minuto e 23 secondi. Un ful­mine a ciel sereno? «Beh, è capitata l'occasione - dice ­
ed è stato bello poter mettere la partita sui binari migliori. Veramente ho avuto un'altra possibilità, ma è meglio così: me la terrò per un'altra volta, potrà tornare utile. Ci voleva questo successo perchè nelle occasioni precedenti aveva­mo raccolto meno di quanto potevamo e meritavamo» .
Tipo gioviale, accento ber­gamasco spinto, felice di es­sere a Ferrara dopo un lungo viaggio tra A e B. E adesso, a 31 anni, una promessa: «Vor­rei tornarci in B, possibil­mente dalla porta principale con questa Spal. Siamo un bel gruppo, e vedo l'abilità del mister di coinvolgere tut­ti. E' cominciato un buon per­corso, vediamo dove si può arrivare. Contro la Reggiana sarà un'altra bella sfida, me la immagino carica di attesa e di emozioni. Loro vanno forte e noi siamo lì, ci sarà da divertirsi» . Ha voglia di scherzare, perchè comunque parlare col sorriso rende tut­to più piacevole. «Io che fac­cio gol? E' la fine del calcio... La verità è che stavo bello fresco e ho giocato la carta del fattore sorpresa. Sblocca­re subito il risultato è una co­sa buona. Con la Reggiana quasi quasi ci riprovo» .
(m.b./infopress)

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