giovedì

ROVIGO Per il ripescaggio in C2 è sempre più bagarre

L'interpretazione delle norme mette l'Andria contro la società biancazzurra. Per il Rovigo si prospetta un'estate calda
Daniele Simeoni
TUTTE le classifiche ufficiose dei ripescaggi danno il Rovigo al quarto posto tra le squadre retrocesse dalla C2. Considerando che Martina e Castelnuovo non si sono iscritte, al loro posto dovrebbero salire Sambonifacese e Cuneo e i biancazzurri sarebbero attualmente pertanto in seconda posizione.

C’è chi però contesta apertamente questa graduatoria. In particolare sono i pugliesi dell’Andria Bat che accampano diritti superiori al Rovigo e per capire perché dobbiamo spiegare a larghe linee i criteri che verranno presi in esame per formulare la graduatoria; sono nell’ordine classifica della scorsa stagione, tradizione calcistica della città, e media degli spettatori.

Per quanto riguarda la classifica dell’anno scorso (attraverso una meccanismo particolare) il Cuneo ha 4,5 punti, davanti a Rovigo con 4, Andria 3, e Viterbese 2. La tradizione calcistica della città che fa riferimento ai campionati disputati vede Andria con 2,25 punti, Viterbese 2, Rovigo 1,75, Cuneo 1,50. Infine per quanto riguarda il umero medio di spettatori dalla stagione 2002-03 alla 2006-07 l’Andria ha 2,25 punti, il Cuneo 1,75, Rovigo 1,50 e Viterbese 1,25. I totali portano il Cuneo a 7,75, l’Andria a 7,50, il Rovigo a 7,25 e la Viterbese a 5,25.
Tutto sarebbe chiarissimo se non fosse che l’attuale Andria Bat è nata sulle ceneri della Fidelis Andria che è fallita nel 2005, usufruendo del Lodo Petrucci che permetteva di ripartire dalla C2 come accaduto ad esempio alla Fiorentina. E una norma che regola la classifica dei ripescaggi di quest’anno afferma testualmente che «saranno escluse dal ripescaggio le società che sono state ripescate una sola volta nelle ultime cinque stagioni».

Ad Andria, città natale di Antonio Matarrese attuale presidente della Lega Professionisti di A e B e ex presidente nazionale della Figc, affermano che la società attuale è una realtà che ha solo tre anni di vita e che pertanto non ha usufruito di ripescaggi precedenti poichè l’adesione al Lodo Petrucci non viene considerato tale. Le altre pretendenti, e il Rovigo in primo piano, la pensano invece in maniera diversa e questa diversità di punti di vista potrebbe portare ad un contenzioso che si preannuncia molto duro.

Per arrivare a discutere bisogna però che almeno altre due squadre vengano escluse dal prossimo campionato di Lega Pro (ex serie C). La cosa è possibile poiché ci sono tante società che rischiano non avendo le carte totalmente in regola. Si avrà un primo quadro della situazione l’11 luglio quando verranno annunciate le società che non sono totalmente in regola, le quali però avranno possibilità di ricorrere. In pratica tutto l’iter si chiuderà probabilmente solo ai primi di agosto e pertanto l’estate del Rovigo si perannuncia molto “calda”.

di RENATO PIOMBO

Nessun commento: