venerdì

LA D RESTA A MONTECCHIO

E' sfumata l’ipotesi di fusione con la Vis Pesaro


Nella foto (in fondo) il sindaco di Sant'Angelo in Lizzola Formica (a sx) e il presidente dimissionario del Real Montecchio Maurizio Mazzoli.

Real Metauro sì, Vis-Real no. Dopo la fusione tra le compagini di Calcinelli e di Lucrezia, in molti si attendevano un matrimonio sull’asse Montecchio-Pesaro. E invece, nonostante l’ottimismo del presidente della Vis Fulvio Urbinelli e i tentennamenti di qualche dirigente del Real davanti a una situazione debitoria pesante, a meno di colpi di scena tutto è saltato. Questo perché a Montecchio si è trovato chi è disposto ad assumere la presidenza, dopo che Maurizio Mazzoli ha rassegnato le dimissioni. All’inizio, non volendo rivelare il nome, i dirigenti del Montecchio parlavano di cavaliere bianco. Ben presto a un’immagine fantomatica si è sostituita quella reale – sempre bianca ma di camice – del farmacista del paese. Sarebbe lui, Marco Morotti, ex calciatore anche del Real, ad aver dato la sua disponibilità di massima a patto – però – che altri si facciano avanti per affiancarlo sia economicamente che logisticamente. Questo il senso dell’assemblea pubblica che l’altra sera il sindaco di Sant’Angelo in Lizzola, il comune che comprende Montecchio, ha convocato al circolo Ciao 2000. A due passi dal palaDionigi e dallo stadio Spadoni, Guido Formica ha chiamato a raccolti i montecchiesi, imprenditori e non. Un appello che non può essere lasciato cadere nel vuoto dopo che in molti si erano ribellati all’idea di emigrare a Pesaro.

Già, Pesaro e la Vis. Il club biancorosso ripartirà dalla Promozione a meno di un improbabile – se non quasi impossibile visti i regolamenti – ripescaggio in Eccellenza. Il presidente Urbinelli ha fatto sapere di voler andare avanti ("La Vis, con l’umiltà e l’impegno di tutti i soci e di coloro che vorranno sostenerci, continuerà il suo cammino”) anche se non tutti all’interno del club sarebbero concordi. Intanto il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli vorrebbe esportare nel calcio il modello che tanto successo ha riscosso nel basket facendo rinascere la Vuelle dalle ceneri. Si tratterebbe di trovare uno o due imprenditori principali a cui affiancare sponsor e “sponsorini” vari, affiliati in un consorzio. Non facile, ma tentar non nuoce. Soprattutto se la seconda città delle Marche per abitanti ha una squadra in Promozione che pare senza futuro.

(Emanuele Lucarini)

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