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E' ufficiale: la Spal passa a Butelli

LA CESSIONE DELLA SOCIETA'

E' ufficiale: la Spal passa a Butelli
Tomasi fa l'iscrizione e resta con il 16%

Stefano Bena vicepresidente, la Carife media la trattativa e si conferma sponsor. Gli obiettivi sono di creare una società forte e strutturata e una squadra rafforzata con giovani ed esperti

Cesare Butelli Ferrara, 27 giugno 2008 - SONO le 17 e 20 del 26 giugno, un mese ed un giorno esatti dopo lo sfascio di Portogruaro, quando all’ombra del «Tiziano» nell’ufficio di Alfredo Santini in corso Giovecca, alla Spal finisce l’era di Gianfranco Tomasi ed inizia quella di Cesare Butelli. La trattativa sembrava ristagnare per settimane su una reciproca diffidenza tra l’imprenditore schivo e prudente delle montagne di Porretta e l’esuberante e marino Tomasi; impantanata dalle stesse incertezze di Tomasi nella volontà di cedere, la trattativa si è sbloccata improvvisamente tra mercoledì sera e giovedì mattina. Quando di fronte alla ferma volontà di Tomasi di cedere, all’indomani dell’intervento ultimativo del sindaco Sateriale, il presidente della Cassa di Risparmio Alfredo Santini, oltre che sostenitore anche paracadute e mediatore dello sport ferrarese, ha impresso la necessaria accelerazione alle operazioni, contattando le parti, verificando la consistanza economica della holding dell’acquirente e combinando alla fine l’appuntamento che si è concluso appunto ieri pomeriggio con la firma.

La cessione della Spal è un fatto certo e storico: il contratto è stato siglato dalle parti, manca il passaggio notarile, ma la nuova dirigenza è cosa fatta. Cesare Butelli è il nuovo presidente della Spal: il suo vice sarà Stefano Bena, dirigente bancario di Brescia, per anni nella stessa società bresciana e grande amico del ds del Torino Pederzoli, che darà una mano indiretta alla Spal; Bena sarà, nelle intenzioni e nella filosofia della nuova società, un presidente operativo alla Galliani. Butelli in pratica farà il presidente vero, senza entrare nei dettagli tecnici: Bena si rapporterà con il nuovo ds che verrà ufficializzato lunedì prossimo ma che è già certo. Andrea Mangoni, che ha ancora due anni di contratto con la Spal, uscirà quindi di scena. Lunedì Gianfranco Tomasi, per evitare intoppi formali, regolarizzerà l’iscrizione, versando 207 mila euro di cauzione, più due assegni di 10.400 euro e di 6.mila euro. A lui resta il 16% delle quote, su precisa richiesta dello stesso Butelli: Tomasi, che ieri fingeva sollievo e contentezza, in realtà aveva un nodo alla gola, in parte mitigato dalla stima e dalla solidarietà di tantissimi ferraresi che gli hanno scritto lettere, molte delle quali pubblicate anche sui quotidiani.

La nuova società parte da una base importante: la sponsorizzazione della Cassa di Risparmio di Ferrara, per la quale è già stata trovata una intesa con il presidente Santini. La dirigenza, che era già al lavoro per i contatti da qualche settimana, terrà stamattina una riunione tecnica per decidere la programmazione del futuro: Bena avrà la gestione dell’intera area tecnica, il nuovo direttore sportivo ufficializzerà forse Bortolo Mutti, che è già stato contattato e potrebbe dire sì a ore, come allenatore. La società spera a tutto tondo che Mutti faccia come De Biasi, scendendo dalla B alla C2 per risalire con la Spal. Allora Gianni, che ha lavorato a Brescia con Bena, veniva dal Cosenza: se Mutti non dovesse accettare la C2 con entusiasmo (ma dai primi contatti pare che non sia affatto così), si punterà su un tecnico alla Allegri: giovane ma emergente. Per la squadra, come anticipato ieri, le idee sono chiarissime: l’ossatura attuale verrà in buona parte mantenuta, sia perchè ritenuta di buona qualità, sia perchè i giocatori sono legati da contratti e non sarà sempre possibile girarli ad altri club.

La squadra verrà rafforzata con alcuni giovani, contando appunto sui buoni rapporti di Bena e Pederzoli con i club importanti, Brescia e Torino su tutti, e verranno inseriti tre giocatori esperti: particolare attenzione verrà data alla difesa, il reparto che in questi due anni ha avuto i problemi più evidenti. Resta il discorso del marchio, autentico vulnus tra la vecchia società e la parte più radicale della tifoseria: attraverso i propri legali, Butelli ha chiarito che si andrà avanti con la causa legale, studiando eventualmente altri percorsi e facendo grande attenzione alla storia della Spal ed all’importanza della sua tradizione. Nel caldo torrido delle 17.20 spirava ieri una brezza particolare: si spengono dopo mesi tutte le polemiche, la Spal iscrive un nuovo presidente nella sua gloriosa storia e riparte finalmente tutta unita per cercare nel tempo di riprendersi almeno la B. B come Butelli e Bena.

di Corrado Piffanelli

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