lunedì
Disastro Spal. Finale play off gettata al vento
In vantaggio di due reti si fa sorpassare in superiorità numerica
Incredibile Spal. Ancora una volta i tifosi biancoazzurri vedono svanire la promozione in C1. Ma quanto andato in scena al Mecchia di Portogruaro ha davvero dell’assurdo. In vantaggio per due reti a zero e con l’opportunità di infilare la terza rete che avrebbe chiuso definitivamente i giochi, la Spal si fa recuperare e in superiorità numerica superare dal Portosummaga. Il 3 a 2 finale consegna la finale play off ai veneti che, pur a parità di reti (all’andata finì 2 a 1 al Mazza), passano grazie alla migliore posizione in classifica conquistata in campionato.
In finale troveranno il Bassano, che ha liquidato con un 3 a 1 il San Marino (all’andata 2 a 0 per i titani).
Eppure la partita si era messa sui giusti binari per gli uomini di Alessio, padroni del campo con una manovra veloce e ritmi tali da mettere in difficoltà i padroni di casa. Il meritato vantaggio è arrivato allo scadere dei primi 45 minuti con Furlanetto. Anche nella ripresa la Spal confermava il proprio momento di grazia. Il Portosummaga sembrava intontito a al9’ arrivava il raddoppio con La Grotteria.
Un uno-due da spezzare le gambe. I veneti non riuscivano a reagire e dopo pochi minuti sui piedi di Bisso è arrivata anche la palla del possibile 3 a 0. Ma il bomber, bestia nera dei veneti con i sette gol rifilati in carriera ai granata, non trova il gol a tu per tu con Marcon.
Gol sbagliato gol subito è la classica amara legge del calcio e al 14’ Scozzarella si libera sulla fascia e conclude la sua azione personale facendo partire da posizione angolatissima una palla che finisce sul secondo palo con Careri immobile.
Nel frattempo Alessio aveva tolto La Grotteria per cercare una formazione più equilibrata a centrocampo e conservare il risultato. Al posto dell’argentino entra Rossi, ma la mossa si rivela deleteria. Gli ospiti si chiudono in difesa ed inizia il dominio del Portosummaga.
La Spal è schiacciata nella propria metà campo e alla mezzora arriva il pareggio. Domenicali getta nella mischia Mortellitti. AL centrocampista bastano due minuti per segnare.
La Spal è in balia degli avversari. Alcuni giocatori che avevano speso troppo nei primi 60 minuti si fanno prendere dai crampi, come Fonjock. Ma al 37’ arriva l’espulsione dell’ex Cunico e per i biancoazzurri potrebbe essere un respiro di sollievo.
In superiorità numerica dovrebbero ora tener palla e ispirare il contropiede di Rossi, Franchini e Bisso. E invece il Portosummaga non arretra di un passo e al 42’ trova il vantaggio definito con un altro argentino, Cuffa.
L’undici estense si getta in avanti con la forza della disperazione e tenta l’assedio finale. Ma non bastano nemmeno i 7 minuti di recupero concessi dall’arbitro Daniele Doveri per capovolgere l’esito di una gara letteralmente gettata al vento.
Al termine della partita i tifosi spallini, almeno un migliaio quelli giunti da Ferrara, escono mestamente dallo stadio. In tribuna anche il presidente Tommasi è nero in volto. Non resta che chiudere un campionato da dimenticare e pensare alla rifondazione che, sono in molti a pensarlo, dovrà essere radicale per poter continuare a sperare in un campionato all’altezza di quello che la città si merita.
Originefonte: estense.com
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