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Il ritorno di Parlato: "Bisogna solo correre"



ROVIGO CALCIO
Il ritorno di Parlato: "Bisogna solo correre"

Il tecnico napoletano ieri ha svolto il primo allenamento. "Questa città mi ha dato tanto, ma il passato è passato. Ringrazio Giacomarro per il lavoro svolto finora"

Carmine Parlato insieme a Daniele Simeoni (foto Donzelli) Rovigo, 15 ottobre 2008 - Carmine Parlato ha già condotto ieri il suo primo allenamento dopo essere tornato sulla panchina del Rovigo in sostituzione di Domenico Giacomarro, esonerato dopo la sconfitta di Genzano contro la Cisco Roma. Parlato è stato presentato alla stampa da parte del direttore generale Daniele Simeoni il quale ha dato le motivazioni dell’esonero del tecnico marsalese. "Giacomarro è un ottimo allenatore –le sue parole- ma i risultati della squadra sono stati giudicati insufficienti da parte della società. Pur ringraziandolo per l’opera prestata è prevalsa l’idea che questo gruppo (che riteniamo in grado di ben figurare) avesse bisogno di una sferzata psicologica. Ed è per questo che abbiamo chiamato Parlato; uno che conosce l’ambiente e che riteniamo in grado di risollevare le nostre sorti".




Parlato ascolta e quando prende la parola è visibilmente emozionato: "Torno in una città e in una società in cui ho trascorso annate eccezionali sia come giocatore che come allenatore. Riparto da zero perché il passato è passato e sono qui per tentare di riportare la squadra in posizioni più consone alle aspettative. Rilevo un collega capace, ben consapevole della bontà del suo lavoro; il nostro mestiere è affascinante ma ci espone a rischi del genere".
Parlato ha una carriera da allenatore molto breve e non è mai stato esoneratoe. In una certa maniera lo è stato al termine della scorsa stagione nella quale ha salvato in condizioni difficili ai play out la Valenzana per poi non essere riconfermato.




Il tecnico napoletano detta le prime mosse sulla panchina biancazzurra: "Quest’anno ho già visto all’opera il Rovigo in alcune partite e una prima idea me la sono fatta. Attendo però gli allenamenti per avere un quadro chiaro della consistenza tecnica e psicologica dei ragazzi; per ora è prematuro parlare di schemi. Tra l’altro non saranno importanti i moduli ma come li interpreteranno i ragazzi. Di sicuro non mancherà il lavoro che mi auguro proficuo; per il bene nostro, della società e perché no della città".




A prescindere dallo schema che adotterà, illustra poi gli ingredienti per affrontare le prossime partite: "I ragazzi si devono dare una svegliata generale. Ritengo che in questa categoria si deve correre, correre e ancora correre e bisognerà adattarsi a questa esigenza. Di sicuro commetteremo errori ma dovremo fare in modo che siano il meno possibile e soprattutto non determinanti per il risultato finale".
Ha un pensiero per i collaboratori, gli stessi della sua precedente esperienza di C2 a Rovigo: "Con Massimo Ori (preparatore atletico) e Roberto Busi (preparatore dei portieri) sono in perfetta sintonia — chiarisce — Il nostro sarà un gruppo di lavoro affiatato che spero possa dare i frutti desiderati".
A proposito di portieri ieri è tornato ad allenarsi a Rovigo anche Cristian Cicioni. Simeoni però spiega che il loro contemporaneo arrivo a Rovigo è puramente casuale: “Dopo il grave infortunio a Missaggia ci serviva un portiere che affiancasse Vivan –afferma. Carmine nemmeno sapeva del suo arrivo e sarà lui a decidere chi scenderà in campo".

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